Addio Campione!

Domenica mattina accendo la radio e sento: "... è morto Simoncelli, campione della MotoGP...." e dentro di me penso: no, non può essere, sarà una altro simoncelli, non certo il pilota della honda, il capellone romagnolo... poi ascolto e la notizia conferma la mia paura... Sconcerto e strazio, una notizia che non può lasciare indifferenti. Certo che nella tragedia, nello sgomento, rimane la piccola consolazione che se proprio doveva capitare, se esiste un libro del destino dove è scritto quando scocca la tua ora, meglio che sia successo mentre una persona fa quello che più ama nella vita, magra consolazione, magra davvero.
Da parte mia, uno sport che, nonostante le simpatie spontanee verso valentino rossi, george lorenzo, e appunto simoncelli, non mi ha mai innamorato e certo non lo fa adesso che ha fatto un altra vittima.

Anch'io nn sono appassionato di motori, certo che fà male vedere giovani vite andarsene così.

R.i.p.

Invece a me appassiona ..... mi hanno appassionato le impossibili corse di Valentino che passava dove non si poteva passare, che osava fino all'impossibile, che vinceva, che stracciava gli avversari.
Mi stava molto simpatico Simoncelli ... era un matto, un estroso, ... uno che non levava mai gas.
Non aveva la classe del Vale che poteva permettersi di andare oltre e di riuscirci 9 volte su 10.
Lui no, lui aveva limiti tecnici in confronto ai più grandi campioni ma il suo carattere, la sua irriverenza lo avrebbe fatto diventare campione del mondo.
Per capire che tipo era ieri era l'unico di tutti i piloti in gara ad aver scelto le gomme dure.

L'incredibile incidente è così assurdo anche perchè di mezzo c'è Vale, il suo amico di sempre anche in giro fuori dai circuiti. L'idolo del SIC che aveva e tutt'ora ha i poster del Vale nella sua camerina dove dormiva fino a qualche anno fa !

Che tristezza .... le immaggini lo vedono rientrare in pista con una traiettoria perfetta. Magari se invece che dritto verso l'interno avrebbe un pò carambolato in qua e in là ..... ma il destino ha voluto così!!

Edited by Jody Martin - 26/10/2011, 16:44

Addio anche ad uno dei più grandi di sempre, Joe Frazier!

Chi ha visto le sue sfide con Alì o Foreman, sa che campione è stato.

Piermario Morosini (Bergamo, 5 luglio 1986 – Pescara, 14 aprile 2012)
Si accascia a terra durante la partita pescara-livorno e il suo cuore smette di battere.
A volte non si spiega l'accanimento assurdo del destino sulla vita di una persona. Piermario Morosini ne aveva viste di tutte i colori: nel 2001 aveva perso la mamma, due anni dopo il papà e successivamente anche il fratello. Lui però continuava a rincorrere il suo sogno: diventare calciatore. Dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili dell'Atalanta, Morosini fu ingaggiato nel 2004 dall'Udinese ed esordì in serie A nella gara al Friuli contro l'Inter.
Con l'Udinese arriva anche la nazionale Under 21 di Casiraghi. A Udine Morosini, instancabile tuttofare di centrocampo, non trova molto spazio e inizia a farsi le ossa in prestito: Bologna, Vicenza, Reggina, Padova e ancora Vicenza. Rientrato a Udine dal veneto lo scorso anno, viene mandato in prestito al Livorno.
La tragica vicenda di Morosini conclude una vita piena di lutti e di dolore.
"Adesso finalmente potrai riabbracciare tutta la tua famiglia"

Addio a Teofilo Stevenson, il grande boxeur che disse no a 5 milioni di dollari per fedeltà a Castro

L'ex peso massimo cubano Teofilo Stevenson, vincitore di tre medaglie d'oro olimpiche per la boxe, è morto per un attacco di cuore a 60 anni. Negli anni 70, giovane promessa del pugilato, Stevenson venne contattato da manager americani che gli offrirono 5 milioni di dollari per passare al professionismo e sfidare Mohamed Alì. Il pugile però decise di restare fedele alla rivoluzione cubana («ai soldi preferisco l'affetto di 8 milioni di cubani», disse) e fu proprio allora che la sua clamorosa carriera entrò nel vivo.

Per tre edizioni consecutive (Monaco 1972, Montreal 1976 e Mosca 1980) Teofilo vinse l'oro olimpico. Soprannominato «Pirolo»dai suoi compatrioti, Stevenson avrebbe potuto puntare anche a una quarta medaglia d'oro ma le ragioni della politica gli bloccarono la strada. Nel 1984 Cuba decise di allinearsi con l'Unione Sovietica e boicottò le olimpiadi di Los Angeles. Ritiratosi, Stevenson è stato a lungo allenatore di pugilato e ha ricoperto la carica di vicepresidente della federazione cubana della boxe. Nel dare notizia del decesso, il quotidiano statale Juventud Rebelde ha commentato che lo sport cubano perde, con Stevenson, «uno dei suoi più grandi esponenti di ogni tempo».