| QUALCUNO ERA DEL TORO
Qualcuno era del Toro perché era nato a Torino
Qualcuno era del Toro perché il nonno, lo zio, il papà la mamma no
Qualcuno era del Toro perché il Filadelfia oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente
Qualcuno era del Toro perché glielo avevano detto
Qualcuno era del Toro perché se glielo avessero detto prima seguiva il pallone elastico
Qualcuno era del Toro perché via Filadelfia era la sua Penny Lane
Qualcuno era del Toro perché da piccolo teneva gli indiani
Qualcuno era del Toro perché da piccolo teneva i cowboy, ma solo quelli gay
Qualcuno era del Toro perché la sfiga lo esigeva
Qualcuno era del Toro perché prima... prima... prima era juventino
Qualcuno era del Toro perché Giorgio Ferrini era una brava persona (tutti in piedi, applausi)
Qualcuno era del Toro perché Bettega non era una brava persona
Qualcuno era del Toro perché una vita in bianco e nero non vale la pena
Qualcuno era del Toro perché il granata è solo un’altra sfumatura di rosso
Qualcuno era del Toro perché si sentiva solo
Qualcuno era del Toro perché si sentiva tremendista
Qualcuno era del Toro perché andava a scuola davanti alla casa di Pulici
Qualcuno era del Toro, e quando ha finalmente conosciuto Pulici lo è stato ancora di più
Qualcuno era del Toro perché Pulici, e basta
Qualcuno era del Toro perché dopo bacco e il tabacco c’era il colbacco (lo portava mister Giagnoni, che nel '72, durante un derby, mollò un pugno a Causio)
Qualcuno era del Toro perché nella vita aveva giusto bisogno di altre sconfitte
Qualcuno era del Toro perché Giacomo Ferri picchiava per lui
Qualcuno era del Toro anche se gridava "Radice Radice alleni delle picie"(risate)
Qualcuno era del Toro però avercele oggi, quelle picie....(singhiozzi)
Qualcuno era del Toro perché la sedia di Mondonico ad Amsterdam è meglio di quella di Van Gogh (finale uefa '92, il Mondo alza la sedia in segno di protesta)
Qualcuno era del Toro perché quando ad Amsterdam è andato tutto in fumo è l’unico che ha pianto
Qualcuno era del Toro perché la sera dell’Heysel non ha fatto festa
Qualcuno era del Toro per moda, qualcuno per principio, quasi tutti per frustrazione
Qualcuno era del Toro malgrado l’inno degli Statuto
Qualcuno era del Toro perché Raf Vallone a l’era prope ‘n bel omu
Qualcuno era del Toro perché aveva un criceto chiamato Dossena
Qualcuno era del Toro perché se era inglese teneva per il Manchester City
Qualcuno era del Toro perché se era tedesco teneva per il Monaco 1860
Qualcuno era del Toro perché Bacigalupo Ballarin Maroso...cazzo!
Qualcuno era del Toro perché Castellini Santin Salvadori....caaaazzo!.
Qualcuno era del Toro perché Bucci, Fattori Delli Carri ...va bene, come non detto
Qualcuno era del Toro perché il conte Cinzano era un galantuomo, Ferruccio Novo era un galantuomo, Orfeo Pianelli era un galantuomo, Sergio Rossi era un
galantuomo, Borsano no,lui no
Qualcuno era del Toro perché non ha mai capito il significato della parola "revocato"
Qualcuno era del Toro perché un giorno di maggio la radio gli ha dato una bruttissima notizia (Superga)
Qualcuno era del Toro perché un altro giorno di maggio, ventisette anni dopo, la radio gli ha dato
una bellissima notizia (16/05/76, ultimo scudetto)
Qualcuno era del Toro ma avrà sempre un posto nel suo cuore per Johnny Rep, Felix Magath,
Renato Curi, Kalle Riedle, Predrag Mjatovic,Alessandro Calori...
Qualcuno era del Toro perché gli sembrava di aver visto Gigi Meroni sulla copertina di "Beatles For
Sale"
Qualcuno era del Toro ma se quella sera del ‘67 avesse preso il tram era meglio (Romero, che investì Meroni)
Qualcuno era del Toro perché cinquanta punti su sessanta e niente scudetto... neanche in Uganda... (campionato 76/77, J..e 51 punti, Toro 50, su 60!)
Qualcuno era del Toro perché prima i baffi di Meroni, poi quelli di Claudio Sala, poi quelli di
Junior... adesso nessuno
Qualcuno era del Toro perché in cinquant’anni ha vinto uno scudetto e un’elezione, e sa già che per
i prossimi cinquant’anni...
Qualcuno era del Toro perché comunque due mondiali li abbiamo vinti con Vittorio Pozzo e uno
con Bearzot (rispettivamente fondatore ed exgiocatore)
Qualcuno era del Toro, e con qualcun altro del Toro si trovava sempre alle due di domenica sotto
l’orologio di corso Sebastopoli
Qualcuno era del Toro perché coi rigori aveva sempre avuto poca dimestichezza (tre finali consecutive di coppa italia)
Qualcuno era del Toro perché coi pali e le traverse invece... (tre pali finale '92)
Qualcuno era del Toro perché l’orgasmo più lungo della sua vita è durato tre minuti e quaranta
secondi (3 gol in rimonta nel derby 27/03/83)
Qualcuno era del Toro perché Salvatore Vullo, Dante Bertoneri, Agatino Cuttone non se li
ricordano neanche i loro parenti stretti, ma lui sì
Qualcuno era del Toro perché era bello vedere la maglia granata addosso a Pelé. Anche se era
quello sbagliato
Qualcuno era del Toro perché nonostante le apparenze Pianelli non fa rima con Cimminelli
Qualcuno era del Toro perché era più del Toro degli altri.
Qualcuno era del Toro perché era contro, anche se non sapeva bene contro cosa
Qualcuno credeva di essere del Toro, e forse era qualcos’altro
Qualcuno era del Toro perché senza memoria non si può vivere.
Qualcuno era del Toro perché credeva di poter essere vivo e felice solo in una gradinata strapiena di
gente sotto la bandiera più grande del mondo
Qualcuno era del Toro perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare il
campionato più bello del mondo
Qualcuno era del Toro perché sentiva la necessità di una squadra diversa, perché forse era solo una
forza, un volo, un sogno.
Era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare il gioco
Qualcuno era del Toro perché con questo slancio ognuno era come più di sé stesso... era come due persone in una.
Da una parte la personale fatica quotidiana, e dall’altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo, per cambiare veramente il gioco.
No, niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare, come dei... gabbiani ipotetici.
E ora? Anche ora ci si sente come in due. Da una parte il tifoso stanco e bastonato, che attraversa dignitosamente lo squallore dell’ennesima scivolata verso la serie B.
E dall’altra il gabbiano, senza più neanche l’intenzione del volo.
Perché ormai il sogno si è rattrappito.
Due miserie in un corpo solo.
Tra l’altro, con la pettinatura di Romero.
P.s. le cose tra parentesi sono mie, perchè altrimenti chi nn è tifoso nn potrebbe capire.
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