RIESUMIAMO QUESTA RUBRICA:
GENIO E SREGOLATEZZA
Ezio Vendrame, il George Best italiano, lo inserisco qui! Lui sì che era matto come un cavallo: in una partita noiosa corse palla al piede verso il suo portiere, lo dribblò e poi ritornò a metacampo! Avrebbe meritato più fortuna in Serie A, purtroppo la sua stravaganza gli impedì di raggiungere lidi migliori
http://it.wikipedia.org/wiki/Ezio_VendrameMa l'episodio forse più famoso del suo passato da calciatore, risale a qualche tempo dopo, quando giocava in serie C con la maglia del Padova: in una partita, a dir suo combinata e destinata allo 0-0, per dare una scossa ai presenti dribblò la sua intera squadra da un lato all'altro del campo senza che nessuno potesse fermarlo, fino a fintare il tiro davanti al proprio portiere, che si tuffò inutilmente su di lui cercando di levargli il pallone, per poi fermarsi in prossimità della linea di porta e ritornare indietro ("così l'emozione era salva" racconterà poi Vendrame nel suo libro autobiografia Se mi mandi in tribuna godo): in quell'occasione un tifoso sugli spalti morì d'infarto e quando questo gli fu riferito, Vendrame rispose chiedendo come fosse possibile che un debole di cuore lo andasse a vedere giocare.
Altrettanto divertente, sempre con il Padova, l'episodio del suo cedimento, poi rientrato, dinanzi alle proposte di giocare male la partita contro l'Udinese (sua ex squadra) che stava lottando per la promozione dalla C alla B: in quell'annata il Padova, che navigava in cattive acque finanziarie, pagava ai suoi giocatori i premi partita "minimi" stabiliti dalla FIGC: 22.000 lire a punto. L'emissario della squadra friulana gli offrì 7.000.000 di lire per una "prestazione scadente". Vendrame inizialmente accettò ("avevo giocato male molte altre volte...e gratis), ma una volta entrato in campo, sentendo che il pubblico friulano fischiò sonoramente il suo nome pronunciato dagli altoparlanti ad inizio partita, cambiò idea e decise che doveva".. punire quel pubblico di ingrati...affanculo i sette milioni, viva le 44.000 lire" dirà anni dopo. Il Padova vinse 3-2 con una sua doppietta e memorabile fu il secondo gol, segnato direttamente da calcio d'angolo: prima di tirare fece il gesto di soffiarsi il naso sulla bandierina del corner e di dichiarare - a gesti - polemico ai tifosi avversari che da lì avrebbe realizzato direttamente, cosa che puntualmente accadde.